corpo dinamico

Corpo Din-Amico

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L’INCONTRO CON IL PROPRIO CORPO

Il corpo abita il mondo e gli dà il senso della sua PRESENZA.
Il corpo ha un ruolo fondamentale negli aspetti istintuali- sociali- intellettuali.

Il corpo crea conoscenza di Se e degli altri, è riserva infinita di sapere che passa dall’esperienza.
Incontrare  se stessi: limiti, bisogni e potenzialità inespresse.
Lasciar affiorare la parte bambina, giocosa, ma anche quella artistica e creativa.
Il corpo è la coscienza vegetativa che rende vivo e funzionante l’Uomo (come l’albero e le sue radici).

PRESUPPOSTI PER L’INCONTRO CON IL CORPO

  1. Atteggiamento dell’Uomo Ricercatore/Artista
  2. Ipotesi dell’Uomo comunicativo
  3. Divenire l’Uomo Ascoltatore
  4. RICERCATORE
    – Colui che ricerca perché lo ha scelto.
    – Non può mentire a se stesso o imbrogliare.
    – Si dispone ad uscire da schemi tradizionali e si pone dinanzi a ciò che ricerca scevro da tabù e preconcetti.

   ­- ARTISTA     
– Colui che è disponibile a pescare dentro di se e si fida del suo sentire.
– Valuta sentendo le sue creazioni.
– Procede fidandosi delle sue sensazioni ed è disposto ad esplorare sia le vette che gli abissi dell’anima e del corpo.
– Legittima il collegamento corpo- emozioni- mente per comunicare e creare il Nuovo.

IPOTESI DELL’UOMO COMUNICATIVO

– Uomo come Unità, Intero di corpo/ mente, istinti/ragione sensazione/desiderio, intuizione/ immaginazione
– Uomo che desidera scardinare le concezioni dell’uomo frammentato, e sceglie di cambiare gli schemi cristallizzati nella personalità

– Uomo che tiene conto di diverse azioni in se stesso:
– Uomo s/r (stimolo risposta)
– Uomo psicanalitico (pulsioni di vita e morte)
Uomo junghiano( influenze dell’inconscio collettivo, degli archetipi e del potenziale di consapevolezza dell’io)
– Uomo sociale (bisogno di appartenenza al gruppo),
– Uomo artista (bisogno di ricreare il mondo),
Uomo dinamico (immagina e crea a partire dalla mente e manifesta con il corpo e nel corpo).

L’UOMO ASCOLTATORE DINAMICO

– Considera l’ascolto di Se e dell’altro come via al benessere e allo sviluppo.
– Utilizza la percezione, il sentire e la mente creativa per dare vita al Nuovo
– Utilizza l’azione consapevolmente scelta e l’Etica per essere portatore di Dinamismo in Sè e nel mondo
– Diviene portatore di tras-form-azione

Una Via del Cuore

 L’esistenza dell’uomo e il suo rapporto con il corpo sono correlate a due importanti forze presenti nella Vita: l’Energia e la Gravità

ENERGIA E DINAMISMO

 Il nostro organismo interagisce con l’energia del sole, l’energia del cibo che mangiamo, le correnti elettromagnetiche attorno alla terra e ai poli, l’attrazione della gravità verso il centro, la rotazione del pianeta nella sua orbita attorno al sole, l’attrazione della luna così come quella dei pianeti.
Queste forze influenzano la nostra vita ad ogni istante. Con esse interagiamo attraverso la nostra pelle che è sensibile al tatto, alla densità, alla vibrazione, al caldo e al freddo. Interagiamo con gli occhi che vedono la luce e il buio, le nostre orecchie che odono il suono, il naso che odora e la lingua che assapora.
Un meccanismo delicatissimo all’interno del nostro orecchio percepisce costantemente il nostro rapporto con la gravità. Il nostro sistema dei sensi è in stretto rapporto con l’energia; ci sono anche altre energie sottili nominate in vari modi( prana, energia cosmica, ecc…)che fanno si che l’uomo si apra e ricerchi in direzioni sconosciute sviluppando un proprio cambio di coscienza, di stato, e una certa dose di fluidità.
Il flusso di energia attraverso il corpo è la capacità di espandersi, contrarsi e pulsare caratteristica di tutte le forme di vita.
Il movimento consapevole armonizza le nostre energie interne con quelle del nostro ambiente, ci permette una piena vitalità ed espressione di questo flusso energetico primario. Il corpo fluisce attraverso il respiro proprio e del pianeta, creando sensazioni di espansione e maggiore consapevolezza( il rilassamento base di dinamica ne è un esempio).Questa energia che potremmo definire come un ‘flusso caldo’ porta libertà emozionale e fisica ma spesso viene contrastato dalle rigidità, resistenze, blocchi del nostro corpo fisico.
Quando questa energia che da vitalità e vita alla persona non fluisce, ne conseguono disturbi e stasi (perdita di dinamismo) nel corpo e si crea una superattività nel sistema nervoso centrale.
Nasce così il Brusio della Mente: più brusio interno abbiamo, meno energia esterna il nostro sistema nervoso riesce a ricevere ed adoperare.
Il Brusio è nei termini del sistema nervoso centrale:
“Ogni processo in corso che impone l’attenzione su se stesso, limita le immissioni rigeneranti e consuma energie, riducendo la capacità dell’uomo di rispondere al suo ambiente”.

GRAVITA’ E COMPORTAMENTO

Possiamo simbolicamente rapportare l’immagine di un Uovo alla figura generale del corpo dell’uomo. Se la base è appiattita, l’equilibrio dell’uovo è più stabile. Se l’allineamento devia in alcune zone dell’uovo, la gravità agisce in modo da farlo cadere. Così se una parte del nostro corpo è per tensione compensativa o forma o peso non allineata cioè fuori centro, siamo costretti a spendere un’energia notevole per tenerci sulla nostra verticale.
Il corpo si allinea continuamente per mantenere un equilibrio di compensazione e nel fare ciò crea esso stesso i blocchi fisici muscolari o le tensioni interarticolari che creano disarmonia stasi o dolore alla persona.
Per cambiare postura e atteggiamento in rapporto alla forza di gravità è necessario prendere consapevolezza di questa disarmonia: questo processo corporeo viene così portato da ‘fuori a dentro’ il corpo, l’energia comincia ad alimentare il nucleo più profondo, e quel nucleo vitalizzato fa si che l’individuo cominci a muovere dal suo Centro.
Il corpo così sentito si apre abbandonandosi al senso dell’io- sono (crea cioè maggiore identità corporea) aprendosi a se stesso in modo autentico e allo scambio con gli altri.
La Presenza del corpo consapevole in uno spazio, crea interrelazioni etiche che oltrepassano i confini del mondo verbale e favoriscono l’incontro autentico nel qui ed ora.

Irene Pulzoni. Già danzatrice  professionista. Counselor, docente del Corso di Counselor Dinamico Relazionale – Esperto in Cibernetica Sociale presso l’Istituto Serblin per l’Infanzia e l’Adolescenza  (Ente Morale) di Vicenza

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una testimonianza del corso Corpo Din-Amico.

Se vi va……

Se vi va è il leitmotiv che permea tutto il corso, mai una volta l’istruttrice Irene ci impone o ci obbliga a parlare, i suoi inviti sono immancabilmente preceduti dalla frase magica…. se vi va…
E non so agli altri, ma a me quella frase magica fa venire voglia di parlare, di condividere……

Se vi va, a giro potete dire chi siete e… se vi va…., potete anche dire una parola o una frase con cui esprimere un vostro pensiero su questo momento….
Già questo mi piace: non devo dire il mio nome ma chi sono….  Lo confesso…. per me le sfumature contano più del tutto!

Io sono Maria e sono preoccupata perché il mio corpo è la mia mente!”
Ecco l’ho detto! La strepitosa ballerina Irene (che bello avere conosciuto una ballerina vera, è la prima volta!) annuisce, forse ha “colto” mi dico, forse, nonostante la mia frase sibillina, lei ha colto cosa intendo. Mah!
Il giro continua…. “Io sono Francesco e voglio fare amicizia con il mio corpo!”
Ecco, mi dico, qui sta tutta la forza del gruppo, perché Francesco mi indica la strada che voglio percorrere, che sento di poter  percorrere: … fare amicizia con il mio corpo…. che non è innamorarsene, troppo impegnativo per me come primo approccio, e non è neanche fare pace con il mio corpo (non siamo mai stati nemici, semplicemente ci siamo sempre bellamente ignorati), ma provare a scovare una empatia e poi trasformarla in simpatia, in amicizia appunto!
Mica tanto facile!
Ma possibile. Lo dico ora con il senno di poi mentre accarezzo il livido sul mio fianco sinistro, ricordo delle giravolte sul pavimento all’inseguimento della mia pancia……
Abbiamo ascoltato e ricercato, ci siamo incontrati e scontrati, abbiamo saltato,  sudato, abbracciato, giocato, creato, vibrato, forzato un limite, qualcuno ha pianto anche il nostro pianto, e finalmente abbiamo danzato e addirittura volato!
E se non bastasse, abbiamo portato in volo anche il nostro occasionale compagno di corso perché il volo dell’uno è divenuto il volo dell’altro!
Su tutto, Irene, la strepitosa ballerina Irene, è passata leggera incoraggiando tutti: brava!!!!  mi ha sussurrato ed io mi sono sentita “sul pezzo”; ad un altro ha detto vai!!!! e a qualcun altro: ama la tua pancia! Riconciliati con la tua pancia! E noi ogni volta a demolire una convinzione per fare spazio ad una nuova prospettiva, con gli occhi chiusi  ma con la voglia di catturare una idea nuova  che la ballerina Irene ci porgeva con lievità e gaiezza… danzando nelle nostre vite come solo una ballerina può fare.
Come potevo sapere io che in un giorno e mezzo avrei “pensato”  la mia schiena e le avrei voluto bene? E che dire della mia pancia unica, insostituibile e capace da sola di farmi rotolare sul pavimento come una bambina pestifera?
E poi, a chiudere le fatiche della segreta cura che mi sono regalata, la voglia nuova di pormi in relazione con l’altro, questa volta non con la mente, da sempre  per me il mio punto forte, ma con il mio corpo con le sue imperfezioni, i suoi chili di troppo e i suoi centimetri di meno.
Il mio nuovo amico.
Catanzaro 22 giugno 2017                    
                                                               Maria Sottile

 

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