Marcello Bonazzola, Titolare del Metodo di Dinamica Mentale Base. Chi è stato.

MabO IN SALA

Marcello Bonazzola (1936-2012), sposato con Mina, ha avuto due figlie, Marzia e Giada.

E’ stato l’ideatore e il Titolare del metodo di Dinamica Mentale Base.

Assistente di Gabriel Anastasi, nel 1972 inizia a tenere corsi di Mynd Dinamics; dal 1973, con l’ I.N.R.U. (Istituto Nazionale delle Relazioni Umane) tiene seminari di Dinamica Mentale & Sviluppo Personale.

Nella sua proposizione di base, il Seminar di Dinamica Mentale Base (ad oggi tutt’ora distribuito) è un’Iniziativa Didat­tica di Dinamica Educativa Innovativa in grado di costituire, per ogni Persona disponibile, il punto di partenza per mettersi nel­la condizione di affrontare con ulteriore consapevolezza i mol­teplici aspetti della Dimensione Umana.

In questo Seminar, l’Uomo viene preso in considerazione come Individuo Sociale non violento, al di sopra delle sovra­strutture, tendente ad un fine di sua libera scelta che privilegi, in ogni occasione, la propria Dignità.

Ogni Persona può chiedere l’iscrizione a questo Seminar du­rante il quale riceve una indicazione di massima scientifica, semplice e non specialista, e solo come discorso utile per lo svolgimento del Seminar stesso.

Chi è ammesso alla frequenza può, se lo desidera, scegliere di attuare un piano di Sviluppo Personale a livello Fisico, Emozionale, Mentale, Spirituale, che gli permetterà di cono­scere se stesso e gli altri suoi simili, con l’equilibrio indispensa­bile ad ogni Relazione Umana.

L’originalità del metodo di Dinamica Mentale Base ideato da Marcello Bonazzola, non è tanto nel fatto che le tecniche proposte vengono da lui assimilate ad una “bicicletta”, il cui utilizzo viene sempre e solo deciso da chi conduce la “bicicletta”, ma soprattutto nei contenuti didattici e motivazionali che vengono proposti assieme alle tecniche del metodo.

Uomo dotato di grande creatività ed umanità, oltre che anticonformista per natura e per scelta, propone concetti di grande buon senso che, proprio per la loro semplicità e coerenza, non passano mai inosservati.

Ad esempio, propone il “sano egoismo”, in contrapposizione all’egotismo, come fondamentale punto di riferimento per imparare ad aiutarsi da soli a stare bene, prima con se stessi e poi, di conseguenza, con gli altri.

Il “sano egoismo” non dovrebbe però mai diventare, secondo il pensiero di Bonazzola, fine a se stesso, ma sfociare in un reale e concreto aiuto per gli altri che dovessero chiedere un aiuto. “Se uno ti chiede dell’acqua” – diceva – “e tu non ne hai da dargli, cosa fai? Quindi, la prima cosa da fare è imparare a riempire la propria bottiglia, da soli, e poi rendersi disponibile a darne il contenuto a chi ti chiedesse dell’acqua, sempre che tu sia disponibile a dargliela”.

Il naturale sviluppo del concetto del “sano egoismo” sfocia pertanto nell’ imparare ad essere di aiuto verso gli altri e nel particolare concetto “se tu stai bene, io sto bene”.

Amante della libertà e strenuo sostenitore a sua difesa, al punto che era contrario che ci si ponesse come esempio, perché in tal modo, sosteneva, “si rischia di non permettere all’altro di essere libero di fare ciò che liberamente sceglie, fosse anche di sbagliare volutamente”.

Su questo presupposto, propone “Una libera scelta”, una sorta di manifesto di possibili libere scelte che potevano (e possono) essere applicate da ogni persona.

Convinto sostenitore dell’autosostituzione e della individuazione, per tale aspetto, della ricerca di possibili sostituti in grado di fare il lavoro da lui fatto, meglio di come lo aveva fatto lui, si attornia in breve tempo di un gruppo di istruttori, che tengono corsi in tutta Italia, nei circa 50 centri sorti a mano a mano, secondo una forma di divulgazione per nulla commerciale e basata unicamente sul “passaparola” di chi, avendo frequentato il suo Corso ed avendolo verificato nei risultati e ritenuto positivo, ne parlava naturalmente negli stessi termini con altre persone.

Allo stesso modo, era convinto sostenitore dell’organizzazione e dell’amministrazione responsabile e grazie ad altri collaboratori (Luciano Seganfreddo e Giannina Garavello) fa sì che lo sviluppo didattico delle sue iniziative venisse assicurato e supportato dall’indispensabile organizzazione e relativi servizi ausiliari.

Nel 1977 il corso di Dinamica Mentale viene distribuito dalla società C.I.D.M.E.P.A. (Centro Internazionale di Dinamica Mentale e Psicologia Applicata) ed era sempre previsto, come lo è oggi, che il partecipante fosse libero di ritirarsi dalla frequenza del corso, in qualsiasi momento, ricevendo pure di ritorno tutto quanto avesse versato per accedere all’iniziativa.

Nel tempo, il metodo di Dinamica Mentale Base di Marcello Bonazzola è stato confuso con varie altre discipline (training autogeno, meditazione trascendentale, dianetica, psicoterapia, i sanyassin (gli arancioni), i Testimoni di Geova,  le sette e psicosette, la Religione e la Politica,  i pacifisti, gli anticlericali,  il paranormale e oggi,  le cosiddette neuroscienze).

Marcello Bonazzola, da sempre innamorato dell’ uomo comune, 6+ 6-, ha continuamente sostenuto con forza che il suo metodo e il suo Progetto Permanente non avevano nulla a che vedere con tutte le discipline alle quali venivano (a sproposito) accostati e confusi, né con la Religione e la Politica. Sul punto così si espresse: “Vorrei fosse ben chiaro a tutti che noi non ci siamo prefissi alcuna missione, nè siamo portatori di verità rivelate o, peggio, di ideologie più o meno alternative; l’ UNICO nostro intento è quello di tentare di rendere consapevole ogni Persona che l’ Uomo, in quanto Individuo Sociale, deve sempre essere messo alla base di ogni pensiero e di ogni azione“.

Nel 1977 Marcello Bonazzola pubblica un periodico trimestrale, Mente Amica di cui diviene direttore responsabile.

Nel 1979 Marcello Bonazzola stimola una sua ex-allieva, Patrizia Serblin, interessata a proporre il metodo di Dinamica Mentale Base (con gli opportuni accorgimenti) ai bambini, a fondare l’associazione Istituto Serblin per l’Infanzia e a chiederne il riconoscimento della personalità giuridica presso la Regione del Veneto; tale associazione verrà riconosciuta dalla Regione del Veneto nel 1982 e diventerà nel tempo, Istituto Serblin per l’Infanzia e l’Adolescenza e conseguentemente eretta ad Ente Morale.

Nel 1981 pubblica No-book, e nello stesso anno il simbolo del suo Progetto diventa il delphiano (con la testa di un delfino e il corpo di un gabbiano)

Nel 1982 il metodo di Dinamica Mentale diventa Dinamica Mentale Base, così rafforzando il concetto che la proposta da lui ideata ha contenuti didattici semplici e basilari, senza alcun indirizzo specialistico e senza la necessità di particolari conoscenze, da parte dell’allievo, per accedere al corso.

Sempre nel 1982 fonda l’Associazione Europea C.R.S.-I.D.E.A. assieme ad altri 18 soci fondatori, che nel frattempo operavano in varie associazioni, società, enti che proponevano anche altre iniziative didattiche mantenendo la Dinamica Mentale Base secondo il metodo di Marcello Bonazzola come riferimento didattico principale. Contestualmente alla fondazione Marcello Bonazzola promuove, nel contesto del Dipartimento Orientamento e Formazione, il Progetto Permanente di Dinamica Educativa Alternativa, un programma interdisciplinare a indirizzo socio-culturale, elaborato e sperimentato, in ambito nazionale e internazionale.

Tale Programma viene “normalizzato” in specifiche iniziative didattico-propedeutiche di facile fruizione e “organizzato” in Programmi di Dinamica Educativa Innovativa, Conferenze, Seminari, Trainings, Corsi, Congressi; la gestione viene demandata a Società ed Enti che, pur nella loro completa autonomia amministrativa e gestionale, avevano concordato con il C.R.S.-I.D.E.A. di affidare ogni iniziativa a personale altamente qualificato, specializzato in Corsi di Formazione post-diploma. I Programmi di Dinamica Educativa Innovativa sviluppati da tali Società ed Enti avevano tutti il “proponibile” dal Dipartimento competente e tutti i dati relativi al loro svolgimento, contenuti, finalità e risultati venivano sottoposti, con le modalità di protocollo, ai responsabili incaricati dell’Accademia Europea.

Il settore di intervento del programma investe un bacino di utenza che va dall’ infanzia all’ adolescenza, all’età di mezzo alla maturità, alla terza età; e questo senza mai, in alcun modo e per nessuna ragione, interferire o entrare nel merito delle specifiche funzioni e competenze degli Organismi Istituzionali competenti per settore sul Territorio di intervento.

Allo stesso tempo, Marcello Bonazzola stimola il riconoscimento istituzionale degli Istruttori e nel 1984 si tiene la prima sessione di esami del Corso post-diploma riconosciuto dalla Regione Lombardia di Istruttore di Dinamica Mentale.

Nel 1984 è tra i soci fondatori dell’ Istituto di Dinamiche Educative Alternative (I.D.E.A. srl).

Nel 1988 propone all’interno della manifestazione culturale Esperimenta ’88 tenutasi a Torino, con il patrocinio della Regione Piemonte, il Teorema: Villaggio globale, Abitante adeguato preconizzando le difficoltà e le problematiche che sarebbero intervenute, negli anni successivi, in conseguenza della globalizzazione verso la quale si stava andando.

Nel 1989 all’Accademia Europea C.R.S.-I.D.E.A. (www.dinamicamentale.org) viene riconosciuta la personalità giuridica, previo parere favorevole di cinque Ministeri (Sanità, Interni, Pubblica Istruzione, Università e Ricerca Scientifica, Beni Culturali) ed il parere vincolante del C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche).

Nel 1990 promuove la Cibernetica Sociale,  una disciplina socio-culturale che ipotizza, realizza, sperimenta e propone modelli di dinamica della mente e del comportamento applicabili all’interazione e allo scambio sociale, sulla base di una disciplinata formazione e valorizzazione individuale, didatticamente somministrabile e, successivamente, autonomamente praticabile.

Alla base del progetto formativo di Cibernetica Sociale, Bonazzola immagina la disponibilità di un essere umano non violento tendente ad un fine di sua libera scelta che sappia consapevolmente mediare la realtà contingente con il traguardo di progetti compatibili con i propri limiti, le proprie qualità e le proprie aspirazioni.

L’ipotesi di lavoro diventa quella di distribuire il concetto che alla base di ogni realizzazione possano esistere punti fermi di riferimento che creino i presupposti per la formazione di abitanti adeguati, in un Villaggio Globale di problematica definizione; tali punti di riferimento diventano il Decaloper Ideale, per chi intende la Vita come un Dono e il Decaloper Pragmatico, per chi vede la Vita come un Bene.

Nel 1994 è ideatore della Somatopsichica, una disciplina che ipotizza il raggiungimento del benessere della persona partendo dall’equilibrio del livello fisico, per poi passare ai livelli emozionale, mentale e spirituale in alternativa alla psico-somatica, che ipotizza il benessere della persona partendo essenzialmente dal livello mentale per poi passare a quello fisico ed emozionale.

Nel 1995 scrive “Il ragazzo dai capelli verdi”, che diventerà successivamente il riferimento ideale del Programma di Dinamica Educativa Innovativa di Assertività Laterale sviluppato dall’ Istituto di Dinamiche Educative Alternative (I.D.E.A. srl).

Nel 2003 viene pubblicato il libro Si sedes non is, raccolta di vari articoli scritti negli anni in un quotidiano di Bergamo (Il Giornale di Bergamo Oggi).

Da allora, Marcello Bonazzola si ritira praticamente in casa, ed interviene in pubblico solamente nella pagina settimanale del sito www.villaggioglobale.com e in quella di Cibernetica Sociale del trimestrale Easy news, organi ufficiali dell’ Istituto Serblin per l’Infanzia e l’Adolescenza (Ente Morale) e dell’Istituto di Dinamiche Educative Alternative (I.D.E.A.srl), diretti da Carlo Spillare e Patrizia Serblin, suoi ex-allievi sin dal 1976.

Nel 2008 Carlo Spillare e Patrizia Serblin curano la pubblicazione del volume Indebite Euforie, una raccolta-calendario di “vitamine per il pensiero laterale” scritte da Marcello Bonazzola dal 1976 in poi.

Alla fine del 2010, a trent’anni di distanza dalla pubblicazione del suo ultimo libro (No-book), Marcello Bonazzola pubblica A Futura Memoria (ed. I.D.E.A. srl), con il sottotitolo: Manuale di sopravvivenza per gli ultimi Delphiani stanziali del Sud Europa e abbecedario propedeutico per i bambini indaco che prenderanno il loro posto, una sorta di commiato dalla vita didattica che aveva coltivato e stimolato per quasi 40 anni oltre che un invito a rivalorizzare il Pensiero e i contenuti di base delle sue proposte didattiche, sempre nella prospettiva dell’ipotesi di lavoro dell’Abitante Adeguato.

Contemporaneamente, viene pubblicato anche un altro volume, Cibernetica Sociale, una raccolta degli articoli da lui scritti sulla pagina trimestrale di Easy news dal 2003.

Muore il 12 dicembre 2012, a Dalmine (BG), presso la sua abitazione.

Oggi, le sole strutture autorizzate a distribuire il Corso di Dinamica Mentale Base secondo il metodo di Marcello Bonazzola sono unicamente l’Istituto Professionale Europeo (I.P.E. srl), che lo distribuisce come strumento di supporto auto-educativo anche con il nome di Dinamica del Benessere, attraverso l’ Accademia Europea C.R.S.-I.D.E.A. (Ente Riconosciuto)  e l’Istituto di Dinamiche Educative Alternative (I.D.E.A. srl) di Curno (BG), che lo distribuisce come auto-sostegno consapevole contro lo stress e di sopravvivenza somatospichica, con il nome di Dinamiche della Mente e del Comportamento, sia in proprio che attraverso  l’ Istituto Serblin per l’Infanzia e l’Adolescenza (Ente Morale).

Se si desidera vedere il power point, si può cliccare qui a fianco Marcello Bonazzola ed attendere qualche secondo per l’apertura del file.

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