Riceviamo e pubblichiamo. “Così dentro, così fuori. E viceversa”

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Sono in vacanza con la mia famiglia e appena ho messo piede in spiaggia ho sentito subito una connessione strana, una sensazione più che piacevole, quasi familiare, eppure è la prima volta in vita mia che vengo in questa località, sono luoghi che non conosco e che non ho mai visto di persona, neppure di passaggio.
Mi guardo bene attorno e rivedo tutti gli elementi della mia immagine tranquilla della natura, compresi anche il mio “punto di passaggio” alla fine dei colori e anche la via di ingresso al mio laboratorio.
Decido allora di dare vita a questo mio luogo magico.
Stamattina mi sono svegliata alle 5:30 (ho sempre avuto la sensazione di trovarmi in quel luogo poco prima dell’alba, quando l’aria è ancora fresca, la sabbia è umida e i colori del cielo sono tra l’arancione, il giallo e il rosa) sono andata in spiaggia, nel silenzio più totale, non c’era nessuno, ho ascoltato il mare e i gabbiani, i colori che ho sempre immaginato sono proprio lì davanti a me come se fossero quadri dipinti apposta per me, mi sono seduta sulla riva e ho respirato a lungo la mia pace.
Lascio quest’esperienza con una piacevole sensazione addosso di déjà-vu e con la consapevolezza di aver aggiunto e raggiunto un punto ancora più intimo nei miei viaggi interiori realizzando quanto veramente ciò che accade “là dentro” possa essere portato fuori e viceversa, e non vale solo per le immagini ma vale anche e soprattutto per le sensazioni, le convinzioni, le paure, le gioie, i dubbi e le sfide.
Oggi ho ravvivato quella scintilla di estremo equilibrio tra il mio dentro e il mio fuori che avevo provato alla fine del weekend del corso D.M.&C. quando ho scoperto questo mondo per la prima volta.
Sono felice. Mi sento in equilibrio.

                                                                                     Silvia Ballardin – Villaverla (Vi)

 

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