Presentazione del libro “La dinamica mentale incontra la fisica teorica” di Roberta Zorovini e Claudio Verzegnassi


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Prefazione

Da un punto di vista “fisico”, la Dinamica Mentale Base secondo il metodo di Marcello Bonazzola (1936-2012) è un insieme di tecniche non direttive di rilassamento somato­-psichico, visualizzazione, focalizzazione, organizzazione e proiezione mentale, nato dallo studio e dalla ricerca interdisciplinare delle onde cerebrali, dell’immagine dell’io, di talune discipline orientali, della Psicocibernetica, dell’immaginazione creativa e delle “arti didattiche” più pertinenti e funzionali.

Da un punto di vista “metafisico”, la Dinamica Mentale Base (che viene distribuita dall’Istituto di Dinamiche Educative Alternative di Curno (BG) con il nome di Dinamiche della Mente e del Comportamento) altro non è che una “bicicletta” di proprietà esclusiva del fruitore; a quel punto, la Dinamica Mentale Base diventa ciò che il fruitore liberamente decide che sia (nel suo intimo e unico modo di essere e di percepire), dopo averla sperimentata e verificata.

Già da questa premessa, che fa capire come in una stessa disciplina possano convivere modalità a prima vista divergenti, come il pensiero forte e il pensiero debole, la “fisica” e la “metafisica”, l’assertività e la lateralità, appare evidente come ben possa esserci un filo più o meno sottile che collega due discipline apparentemente contrastanti come la Dinamica Mentale Base e la Fisica Teorica.

Ciò appare chiaro leggendo questo libro coraggioso e sorprendente del duo Claudio VerzegnassiRoberta Zorovini, che si sono ben cimentati nel dare la propria versione moderna di un antico detto dei miei avi campagnoli: “chi fa par uno, fa par uno, chi fa par do, fa par tre – chi fa per uno, fa per uno, chi fa per due, fa per tre”.

É ben possibile che l’affermazione dei miei antenati scontasse per difetto una inadeguata conoscenza dell’aritmetica e delle moltiplicazioni, ma resta il fatto che l’azione coesa di due persone allineate su un progetto comune genera non solo un’energia superiore alla semplice addizione aritmetica, ma dà vita anche ad una terza “creazione” nuova e autonoma.

Come è questo libro, che non dovrebbe essere letto “tutto d’un fiato”, ma seguito con rispetto e considerazione, posto che anche in questo caso, al termine della lettura e delle conseguenti riflessioni, esso altro non sarà che ciò che il lettore deciderà liberamente che sia, per se stesso.

Un’occasione da cogliere, pertanto, che potrebbe permettere di aprire la propria mente e il proprio cuore a riflessioni e consapevolezze da portare poi nella vita quotidiana di un Villaggio Globale di sempre più problematica definizione.

È un dato di fatto che esistono nell’uomo, che tenta di concepire il mondo, per mezzo del pensiero, due impulsi, uno verso la ricerca scientifica, l’altro verso il misticismo; questi due impulsi vengono vissuti a volte in unione, altre in conflitto tra di loro.

Leggendo il libro, appare evidente come questi due impulsi siano presenti anche in Claudio e Roberta, nella trattazione delle proprie competenze specifiche di Fisica Teorica e di Dinamica Mentale Base, a riprova di come in ogni persona convivono i livelli fisico, emozionale, mentale e spirituale.

Del resto, l’unione tra i due aspetti diventa necessaria nel momento in cui si riconoscono i limiti di questi due impulsi, laddove la ricerca scientifica, in sé e per sé considerata, non è tutto e risolutiva, e lo stesso vale per il misticismo.

Nello specifico, ad esempio, quello che c’è nel cuore della gente, non c’è nel cuore della scienza, né è possibile vivere di solo pensiero e di desiderio di elevazione.

È stato piacevole, per me, vedere come il principio della libera scelta (che è lo “sfondo” del Pensiero di Marcello Bonazzola) venga dal prof. Verzegnassi associato al fatto che la radiazione suggerisce, ma non impone, il comportamento alla materia.

Dal canto suo, Roberta parte dal presupposto che in natura non esiste un sistema isolato e afferma che il rispetto e la considerazione che ognuno deve a se stesso, sono imprescindibilmente legati alla considerazione dell’altro e dei suoi bisogni.

Nello scorrere il “vai e vieni” inserito nei vari principi delle due discipline, ci si può rendere ben consapevoli di come le varie divisioni relazionali, comunicative, comportamentali che costellano l’umano operare siano solo frutto di uno dei virus più subdoli che infettano l’umanità, l’ignoranza (da ignorare = non conoscere).

Ben vengano quindi questi “vai e vieni”, che si possono a buon diritto inserire nei due “manifesti” di fondo della Cibernetica Sociale (“la scienza dei futuri saggi” secondo Ma.Bo.), quali sono i Decaloper Ideale e Pragmatico, soprattutto riguardo ai due iniziali passaggi del sapere per capire e capire per fare.

Così, il riferimento all’esperimento delle scimmie dell’isola di Koshima del 1952 porta il prof. Verzegnassi ad affermare che un progetto di sviluppo e crescita personale può venire trasmesso a quante più persone possibile da coloro che hanno già adottato un comportamento sano, che porta loro benessere.

Roberta afferma poi che il principio di indeterminazione di Werner Heisenberg, secondo il quale, generalizzando, l’osservatore e l’osservato sono correlati e comunicano, porta a riconoscere l’importanza di una corretta comunicazione, quando invece spesso succede che non si ascolta per capire, ma per rispondere.

Claudio scrive poi che un certo sistema materiale iniziale si trasforma, per effetto delle forze che su di esso agiscono, in un diverso sistema finale e si chiede in quale sistema finale andrà a finire quello iniziale, rispondendosi che, di ciò, si può soltanto ipotizzare la probabilità.

Così stimolato, mi chiedo, tra l’incuriosito e l’affascinato, ricordando che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, in quale “sistema finale” potrebbero essere localizzati la Dinamica Mentale Base di Bonazzola e, ancor più, l’evoluzione che il suo Pensiero ha avuto dal 1972 sino a quando, il 12.12.12 (curiosa data di dipartenza), iniziò una nuova storia da chissà quale altra parte.

Ho trovato geniale, o più semplicemente “divinamente umana”, l’analogia che il prof. Claudio vede tra ciò che la Fisica Teorica chiama Energia Oscura e ciò che lui personalmente chiama Essere Superiore, in ciò riportandomi alla scientificità di Platone, quando affermava che «non si può mettere due volte il piede nello stesso fiume, poiché acque sempre diverse vi scorrono sopra» e alla contemporanea sua fede in una conoscenza e in una realtà più vere di quelle dei sensi, che traspare dalle modalità di descrizione della sua caverna.

Il lavoro del duo Claudio – Roberta permette di respirare un po’ e di ritrovarsi con se stessi; sono grato a loro per avermi fatto sentire un po’ meno “pazzo” e un po’ più in compagnia.

                                                                                                 Carlo Spillare

Premessa

“Quando la meraviglia non è figlia «dell’ignoranza» ma felice compagna della conoscenza, l’uomo conquista spazi sempre più grandi di libertà.” – Marcello Bonazzola

 Negli autori di questo scritto vi è la convinzione che esista una profonda connessione tra i principi fondamentali di una disciplina di sviluppo e crescita personale, quale può ritenersi la Dinamica Mentale Base, e quelli di una disciplina rigorosamente scientifica, quale può ritenersi la Fisica Teorica moderna. L’esistenza di tale connessione non stupisce quanti ricordano l’affermazione dell’illustre fisico Werner Heisenberg, che sosteneva che:

“È probabilmente vero in linea di massima che dalle storie del pensiero umano gli sviluppi più fruttuosi si verificano spesso ai punti di interferenza tra due diverse linee di pensiero. Queste linee possono avere le loro radici in parti assolutamente diverse della cultura umana, in tempi diversi ed ambienti culturali diversi. Perciò, se esse realmente si incontrano, dando origine ad una effettiva interazione, si può allora sperare che possano seguirne nuovi ed interessanti sviluppi.”

Ci è sembrato di poter ravvisare una corrispondenza precisa tra i fondamenti considerati della Fisica Teorica e i temi portanti della Dinamica Mentale Base. Ci pare cioè che a ciascuno dei principi della Fisica Teorica si possa associare uno speciale principio della Dinamica Mentale Base che sta esprimendo in un modo diverso la stessa richiesta morale.

Ciascuno dei capitoli che seguono inizierà con una breve esposizione dei principi fondamentali che hanno rivoluzionato la Fisica Teorica dall’inizio dello scorso secolo fino ad oggi. Tale esposizione si porrà lo scopo preciso di essere comprensibile anche a coloro che della Fisica Teorica moderna non abbiano alcuna conoscenza. Al termine dell’esposizione di ciascun principio fisico considerato seguirà una breve presentazione di quel principio della Dinamica Mentale Base che gli viene associato e della corrispondenza tra i due.

Per ciascuna disciplina i principi in esame sono sette come i colori dell’arcobaleno.

Claudio Verzegnassi – Roberta Zorovini

“La scienza non solo è compatibile con la spiritualità; è una profonda fonte di spiritualità.” – Carl Sagan

D.M.F.T.

retro copertina libro Roberta