Silence Training 7° incontro – “Spiritualità è vivere in equilibrio tra dentro e fuori

   Ciao Carlo ti mando il mio commento in merito al VII° incontro del Silence Training, è buffo! Che cosa? Chi? È buffo che mi facevo tante domande sulla mia parte spirituale: come farla crescere come goderne come averne più contatto e poi seguo un incontro di Silence Training è tutto mi viene annunciato in maniera semplice.
  Non c’è trucco non c’è inganno, la fisica teorica spiega egregiamente cos’è la spiritualità e come rimanere in equilibrio dentro di noi. E io che la cercavo nelle pieghe della mia anima! Bastava ascoltare, osservare, sentire. Ma allora la mia anima ha tante incrostazioni?
   No, è che ho sempre quella insana abitudine di credere che nelle complicazioni, nell’arrovellarsi ci sia il bandolo della matassa. Era lì in bella vista, ma è stato solo sentendola descritta con tanta semplicità da Claudio Verzegnassi che tutto mi è tornato.
  Ma allora, scienza e spiritualità comunicano, si pongono le stesse domande. Ed hanno entrambi la capacità e la voglia di vedere la realtà con occhi diversi non fermandosi all’apparenza.
  L’intuito di uno scienziato in grado di spiegare le leggi dell’equilibrio tra due unità e se ne conclude che l’energia che impieghiamo per compiere azioni positive verso noi stessi deve essere uguale all’energia che impieghiamo per compiere azioni positive verso gli altri.
  Tradotto in termini spirituali, si deve essere in equilibrio tra dentro e fuori. Se si è troppo concentrati su noi stessi rischiamo di deflagrare e perderci in mille piccoli pezzettini perdendo quel uno sacro che siamo. Se siamo troppo fragili, facciamo entrare le forze esterne che ci premono da ogni parte e ci accartocciano come un foglio di carta perdendo il nostro spazio interiore.
  Allora è tutto chiaro; nel prestare attenzione alla mia parte sacra mi devo ricordare dell’equilibrio, questa cosa dinamica che cambia sempre e che ci fa sentire vivi e in contatto con il TUTTO.
  Viva la tensione superficiale che delinea il confine tra il ME Sacro è il TUTTO sacro. Viva la capacità di modificarsi, di piegarsi, di accogliere ma di rimanere in contatto con il tutto.
  Insomma Carlo, pubblica per tutti l’ultimo incontro perché vale molto più di mille seghe mentali.
  Un bacio

                                  Daniela – Bologna

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