È stato un week end molto intenso, inaspettato e motivante.

È iniziato con un viaggio con partenza all’alba… l’alba più bella della mia vita, con panorami mozzafiato lungo un’autostrada percorsa infinite volte nei miei viaggi. Panorami mai visti così e con una luce mai vista che dava un tocco di magia a tutto.

Arrivata alla sede di ISI in viale della Pace è iniziata questa nuova avventura…

Mi chiedono: “ma non sei stufa di continuare ad andare a fare formazione e a continuare a sentire e fare cose magari già fatte o sentite?”.

Non sono stufa… a volte stanca, gli anni passano anche per me, ma se riesco ad alzarmi e a partire poi la felicità arriva e ripaga della fatica…

Mi piace ancora fare formazione perché mi fa sentire viva, mi fa sentire che ho ancora tanto da imparare e tanto da dare…

Mi piace scoprire cose nuove di me e del progetto…

Questo è il mio sogno che come un faro mi mostra la strada nella tempesta, così come nella bonaccia… lui è sempre lì a segnalare che sono ancora viva e palpitante e che il motivo per cui sono ancora viva sono proprio i miei sogni, le mie illusioni infrante, le mie cadute e le mie rialzate, le mie gioie e i miei dolori tutto riempie la mia vita di sapore… anche l’amaro che mi farà sentire più dolce tutto ciò che verrà dopo…

… e poi c’è stata la festa “1979-2019: 40 anni di … sogni che giocano a nascondino dentro al proprio cuore”.

È stato tutto magico… l’atmosfera che da subito si è sentita nella sala, la partecipazione e l’aiuto di tantissime persone che hanno reso speciale ogni minuto.

Poi quando ho parlato come Direttore Generale di ISI ho sentito dentro di me un fuoco, una passione e un amore che non mi aspettavo così forte, la gratitudine verso il progetto e verso chi in vari modi ha partecipato alla mia crescita personale; è stato come un’esplosione e non mi importava più di nulla se non di cercare di trasferire il messaggio di amore incondizionato ad altri, oltre i se e oltre  i ma…

Sono stata felice perché dagli occhi di chi mi ascoltava ho visto che quello che stavo dicendo era vero, puro e in linea con il progetto che i miei due amici Carlo e Patrizia portano avanti da anni sacrificando a volte la famiglia e il riposo, senza sosta animati da una sorta di passione divorante di fare la “loro parte”.

Sono grata alla vita che attraverso percorsi tortuosi ed inaspettati mi ha condotto qui su questa terra a percorrere questo cammino di amore, di gioia e di speranza.

Con affetto e gratitudine.

                                                                      Susanna Abatangelo