L’autosostituzione: un passaggio “obbligato” verso l’adeguatezza.

TESTIMONE

Da poco, non sono più presidente dell’Accademia Europea C.R.S.-I.D.E.A., consorella dell’I.S.I.

Poco male, secondo qualcuno e qui per una volta tanto sono d’accordo; però anche molto bene, visto che c’è chi è in grado di fare meglio quello che stavo facendo. E anche se sicuramente lieve, un piccolo segno l’ho lasciato; quel tanto che basta per sapere che ci sarò ancora, anche se non ci sarò più.

E adesso via, con un altro progetto di libertà.

                                                                          Carlo

* * *

Vicenza,  31 luglio 2018

Spett.le Direttivo,

                                           faccio seguito all’incontro dello scorso 21 luglio, per formalizzare la mia richiesta di avvicendamento nella carica di presidente dell’Accademia Europa C.R.S.-I.D.E.A.

           L’autosostituzione dovrebbe essere un costante punto di riferimento in tutte le nostre attività associative e ciò vale dal socio aggregato (che – frequentato il corso di D.M.B. e avendolo ritenuto valido – ne informa qualcun altro che sia incuriosito e/o interessato), fino ad ogni ruolo che si ricopre all’interno dell’associazione; il tutto sul presupposto, che mi è stato trasmesso da Ma.Bo. sin da quando, nel 1976, iniziai a percorrere le strade dello Sviluppo Personale, che “se state facendo un lavoro che potrebbe e dovrebbe essere fatto da qualcun altro, state sprecando l’unica cosa che non si può rimpiazzare – il vostro tempo”.

         Le intense e continue attività sviluppate dall’attuale Consiglio Direttivo dal suo insediamento di poco meno di un anno e mezzo fa, mi hanno permesso di prendere atto che, nel nostro contesto, c’è chi è in grado di fare (e di fare meglio) quello che sto facendo come presidente.

          Dal che, così come nel ciclo dell’autoimmagine in laboratorio è previsto, a proposito dei quadretti relativi alle mete che si desiderano raggiungere, che “quando avrete realizzato talune aspirazioni che avete ritratto, potete toglierle e sostituirle con nuove illustrazioni di nuove e più alte aspirazioni”, ben volentieri passo il testimone a chi mi avvicenderà nel ruolo di presidente e sostituisco il quadretto con una nuova e più alta aspirazione che in ipotesi abbia un cuore e che intendo realizzare nel contesto del Progetto Permanente di Dinamica Educativa Alternativa, dove rimarrò nel Consiglio Direttivo come consigliere e socio fondatore.

        Ringrazio tutti i vari componenti del Consiglio Direttivo, sia del presente che di quello trascorso, per quanto ho imparato da ciascuno di loro e mi permetto di suggerire, come ultimo atto da presidente, di rimanere collegati e fedeli all’ “idea” sulla quale l’Accademia Europea e il Progetto Permanente vennero fondati da Marcello Bonazzola; non è possibile che da un albero di mele possano nascere arance o qualche altro frutto diverso e senza rispetto di questo elementare dato di fatto, sarà molto difficile, a mio parere, sviluppare qualsiasi progetto “prospero e pieno di successo”, adeguato alle grandi potenzialità delle nostre proposte associative e fruibile da tutti, o quasi, adesso e per tutto questo secolo (per quello dopo … ci penserà qualcun altro).

             Vi saluto a colori.

                                                                              Carlo Spillare

 

P.S.: naturalmente, non c’è problema se il C.D. riterrà di diffondere questa lettera ai soci. Magari si farà chiaro, nella mente e nel cuore di qualcuno, che l’autosostituzione è una delle più belle esperienze che possano capitare nella vita di chi desidera diventare, e rimanere, un abitante adeguato; sempre che sia disponibile a pagare il “prezzo del successo” che comporta la sua realizzazione, tra cui il superamento della paura della povertà e della paura della critica.  

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