Nasce lo Sportello d’Ascolto UICI: il counseling Dinamico-Relazionale per la Disabilità Visiva

Nadia Luppi (a sinistra) e Irene Pulzoni

In occasione della Giornata Mondiale delle Persone con Disabilità Sabato 3 Dicembre a Modena Nadia Luppi e Irene Pulzoni hanno presentato  lo Sportello d’Ascolto per la disabilità visiva di UICI Modena, un progetto nato in collaborazione con l’Istituto Serblin per l’Infanzia e l’Adolescenza (Ente Morale). A disegnare il servizio Nadia ipovedente, consigliera UICI, allieva del corso di Counseling Dinamico-Relazionale, affiancata dai docenti ISI. Ecco il suo racconto.

Credo che fare sviluppo personale ha senso se i traguardi di benessere che raggiungiamo divengono doni da condividere con gli altri. In questi tre anni di corso di Counseling Dinamico-Relazionale ho imparato a guardare alla mia disabilità come ad una via preferenziale per osservare dentro di me e intorno a me. Ci ripetiamo spesso che ogni ombra nasconde una luce, ma un conto è pensarlo, e un conto è sentirlo, con tutto il dolore che questo comporta. Fatto sta che il mio cammino è iniziato, e da questi tre anni è già nato un progetto. Insieme a ISI, all’interno della Sezione modenese dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI)  abbiamo inaugurato uno Sportello d’Ascolto basato sull’approccio del Counseling Dinamico Relazionale per la disabilità visiva.

Intendiamo rivolgerci a chi ha perso la vista in modo totale o parziale, a chi riceve una diagnosi di patologia visiva a cui fatica a fare fronte, a chi in momenti delicati della vita si sente vacillare un po’ di più pur avendo di fatto accettato il proprio deficit visivo. Ci rivolgiamo anche a chi si prende cura a vario titolo di persone con disabilità visiva, trattandosi di figli, genitori, fratelli, partner, amici o altro. Il lavoro di cura è una missione e a volte sorge la necessità di avere un momento per sé, per ascoltarsi, per dare spazio al proprio sentire, per ritrovare il proprio equilibrio e affiancare l’altro senza frustrazioni. Oltre agli incontri individuali lo Sportello d’Ascolto propone incontri di gruppo a tema e promuoverà iniziative utili a sottolineare la possibilità di curarsi di sé e del proprio sviluppo personale al di là del deficit visivo più o meno grave.

L’intento del servizio che proponiamo è duplice: se da un lato vogliamo sostenere con il nostro ascolto empatico i disabili e i loro care givers, dall’altro vogliamo aiutare chi ha appena ricevuto una diagnosi grave, ad orientarsi tra i servizi offerti dal territorio, gli ausili utili a migliorare la vita e sulle opportunità per acquisire quelle nuove competenze e autonomie fondamentali per stare bene in presenza di un deficit importante.

Come ha detto Irene Pulzoni nel corso dell’evento di presentazione, stiamo unendo con la nostra presenza realtà fisicamente distanti, con la speranza che se un progetto come questo funziona, allora possa replicarsi e dare vita ad altre azioni anche in altri territori, in una logica di rete e di moltiplicazione delle buone azioni e del ben fare.

Possiamo parlare di un bell’inizio per questo progetto. “UICI a Porte Aperte – Unire gli sguardi per crescere insieme“, evento organizzato per lanciare lo Sportello d’Ascolto,  è stato un successo. Abbiamo aperto le porte della nostra sede UICI, potendo accogliere più di 80 persone, contando decine di utenti Facebook collegati alla nostra diretta e raggiungendo oltre 700 visualizzazioni dei nostri video. E’ stato emozionante presentare il progetto dello Sportello d’Ascolto insieme ad altre iniziative UICI davanti ad un pubblico attento e coinvolto, nel quale c’erano i miei famigliari, amici, persone che hanno condiviso con me cammini importanti, alcune compagne del Corso di Counseling, rappresentanti delle Istituzioni Locali e dello Stato, delegati di UICI Nazionale, e cittadini interessati a conoscere noi e i nostri progetti.

E’ stato tutto ancor più intenso poiché ho palesato con le mie parole come questo progetto nasca dalla mia storia, dal mio cammino personale e professionale per fare del mio limite una potenzialità.

Desidero ringraziare chi in questi tre anni  mi ha dato l’opportunità di esplorare le mie ombre per trovarvi luce, ai miei compagni che mi hanno sostenuta in questo percorso, e un grazie speciale a Irene che passo passo sta nutrendo questo progetto tanto ambizioso.

                                                               Nadia Luppi – allieva del Corso di Counseling Dinamico Relazionale

 

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