“Pensiero, Radici & Libertà” – 18 e 19 luglio a Vicenza

APERTURA

Nonostante il caldo e  le vacanze che per qualcuno sono già iniziate, eravamo in 3o (tra istruttori, referenti e responsabili di iniziative e di segreteria varie in Accademia Europea C.R.S.-I.D.E.A e I.S.I.) in questo ultimo week-end a completare il percorso di “Pensiero, Radici & Libertà” iniziato il 25 e 26 aprile.

A cosa è servito? Questo lo diranno i fatti prossimi venturi; per quanto mi riguarda, ed in attesa di ospitare le testimonianze di chi vorrà mandarcele, me ne sono uscito, “a caldo” (in tutti i sensi) con due “fari”: il primo, che non c’è niente di male a “farsi sentire”; il secondo, che la differenza tra la mentalità da povero e la mentalità da ricco è data solo dalla propria libera decisione individuale.

                                                                   Carlo

* * * 

Qui sotto, la testimonianza di Marco Ciscato di Vicenza, il più giovane (21 anni) del gruppo, appena e già pervenuta.

Se sulla mappa della mia vita dovessi segnare le tappe fondamentali, metterei una bandierina su Gennaio 2008, quando frequentai il mio primo Corso di Dinamiche della Mente e del Comportamento, per Adolescenti. Fu un punto di svolta.
Avevo 14 anni appena compiuti e mi sentivo… da schifo. Ovvero, sfiduciato e pieno di stress.
Perciò, quando l’Istruttore ci disse che ognuno di noi è Unico, Insostituibile… e Meraviglioso, qualche domanda me la feci.
Perché non mi ero mai dato la possibilità di sentirmi Meraviglioso.
E forse proprio in quel momento, dentro di me, decisi di provare ad accettarmi, e ad amarmi, come essere umano.
Successe che iniziai davvero a meravigliarmi e scoprii che questa meraviglia nessuno avrebbe potuto portarmela via. Così, nei tempi successivi, mi ritrovai a scavare, e scavare, dentro me stesso, cercando di usare le tecniche apprese al Corso come strumento per conoscermi di più. Se incontravo una resistenza, mi ci soffermavo e ci lavoravo, a modo mio. E quando finalmente la resistenza se ne andava, riprendevo a scavare, perché volevo vedere cosa c’era dopo…
Nella vita, bisogna pur crederci, se si vuole andare da qualche parte.
Con Dinamica, essenzialmente, ho ricominciato a credere. Innanzitutto in me stesso e in ciò che voglio fare nella mia vita.
Poi, come se ciò fosse una naturalissima conseguenza, è arrivato il giorno in cui mi sono reso conto di aver iniziato a credere nelle persone. Ovvero, vederle per come sono realmente.
E qui, ci metterei un’altra bandierina.
Perché quando ho iniziato a credere nelle persone, ho realizzato con una gioia immensa di aver finalmente trovato il mio posto nel mondo.
Credo sia per questo che sono ancora qui. Semplicemente, vedo l’Umanità della proposta contenuta in Dinamica: aiutare, se stessi e gli altri, senza chiedere nulla in cambio. Rendersi disponibili.
Sono qui perché ciò che facciamo è… umano. E sento che con questa Umanità, con questa Adeguatezza, il nostro Villaggio Globale può diventare un posto migliore.
Forse, non ci sarei mai arrivato se prima non mi fossi reso disponibile nei confronti di me stesso.
Da quel Gennaio 2008, ho visto come poter iniziare ad avere pensieri miei. A provare le emozioni che davvero voglio provare. Ad agire seguendo il mio Spirito.
E così ho imparato a decidere.
E così ho trovato la vera Responsabilità, nei confronti di me stesso e di che cosa voglio fare, di chi voglio diventare.
E così, passo dopo passo, prendo la mia Vita nelle mie mani.
Sono consapevole di Chi sono.
Ora, voglio diventarlo.
Per finire, una delle più belle cose che la Vita mi ha insegnato è: essere grato.
Perciò, lungo il cammino, sempre entusiasmante, ringrazio tutti Voi dal profondo dello Spirito.
Il Corso continua…

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