Riceviamo e pubblichiamo – Assertività Laterale di Asiago del 12.13.14 settembre

14.9

Anche stavolta ce l’abbiamo fatta.
Anche stavolta un altro bel gruppo di “ragazzi dai capelli verdi” (17) ha investito un pò del suo tempo per cercare e trovare validi motivi in grado di dare un senso alla vita, propria e dei propri cari.
Anche stavolta l’investimento è stato premiato.
Grazie a tutti e alla prossima.

Patrizia e Carlo 

 * * *

Cari Carlo e Patrizia,
e se avessi gli altri indirizzi, cari tutti dello staff,

il CD di AL sta girando senza sosta nel mio stereo.  Ed è come ripercorrere passo a passo, emozione per emozione, il cammino intenso e profondo che abbiamo compiuto insieme in questi tre giorni.
Ricordo bene che venerdì mattina sono partita con la netta sensazione di avere dimenticato qualcosa di fondamentale a casa, come se la mia valigia rosa non potesse contenere il necessario per vivere appieno ciò che mi aspettava.

Ho il ricordo netto della paura e della sensazione di smarrimento temporaneo con cui ho lasciato la mia città.
Ho avuto paura, e tanta. Cosa significava schivare gli altri? Cosa voleva dire infilarsi negli spazi vuoti? “Non ci vedo, che pretendete da me?” mi dicevo.
E ho ben impresso il disappunto provato quando Patrizia mi ha chiesto di vivere questo corso dimenticandomi di essere ipovedente. “Ma che diavolo vuole questa che ci vede bene e ci ha sempre visto?”.

E invece aveva ragione Patrizia. Non si trattava di dimenticarsi dei miei limiti, ma fare in modo che essi non costituissero un freno a mano. E allora eccomi lì a cercare quel minimo di sicurezza che mi permettesse di buttarmi. E come sempre la risposta è in me, in me con gli altri. Davide e Nicola, miei preziosissimi compagni di viaggio, l’accoglienza di Nicoletta, gli abbracci paffuti di Susi e le carezze materne di Elirosa, la mano di Elia, il passo sicuro di Carlo e lo sguardo vigile e penetrante di Patrizia, le movenze eleganti di Alessia. E i miei compagni. Lì, tutto lì.
E allora buttiamoci, alla peggio chiederò aiuto con le mie parole e la mia ironia… E no, perchè ad AL si mangia in silenzio, non si parla fuori dalla grande sala, e allora? Adesso? Paura, porca miseria, paura.
E di nuovo lì la risposta. Gli sguardi che  non incrocio con la retina,  le parole che non si dicono a voce, l’energia mia e degli altri che si uniscono nel silenzio.
Erano secoli che non mi avventuravo nei boschi. Non avevo mai baciato il fango sotto gli alberi, non avevo mai ascoltato un albero. E non avevo mai sentito rimbombare nel cuore il battito del mio vero Io e forse non lo avevo mai seguito così forte  come ho fatto tra il prato e la sala. Non avevo mai ballato così sfrenatamente sulla paura, e ho scoperto che se ci balli su, la paura si fa leggerezza e coraggio. E tutto anche grazie a un corpo che ho maltrattato fin troppo a lungo.
Adoro i miei capelli verdi!
Cosa posso dirvi? E’ banale persino un grazie di fronte a tutto questo.

Nadia Luppi – Modena

 * * * 

Ciao Carlo,

volevo solo dirti che questa mattina ho approfittato della “fortuna sfacciata” che la vita mi ha regalato; primo mattoncino del muro saldato.
Ora il ragazzo dai capelli verdi Davide manterrà il suo ritmo ed arriverà fino in fondo.
Con Amore e Riconoscenza a te, Patrizia e tutto il team.
Un abbraccio a tutti

Davide Cocchi – Modena

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Ciao FANTASTICHE persone 😉

Non potrò ringraziarvi mai abbastanza per la stupenda esperienza che mi avete fatto vivere, per l’energia e la forza che ho ricevuto; era poco più di un anno che mi facevo vivere la vita addosso, ero senza energia.
GRAZIE a voi, a come siete, ho ripreso la mia vita in mano, sono tornata piena di energia e voglia di vivere, so che la strada è lunga ma mi avete dato degli ottimi insegnamenti, le cose che facevamo all’apparenza sembravano piccole, come la camminata, la corsa ma in realtà hanno fatto guardare allo specchio la “ragazza dai capelli verdi” e …… si è vista bella dentro, si è vista e sentita adeguata.
Che dire tranne che siete fantastici, che tutti dovrebbero fare questo corso, di sicuro ci sarebbe un mondo migliore.

Grazie a tutti, un grosso abbraccio. 

Monica De Marchi – Verona

* * * 

Ciao a tutti,
è venerdì sera e sto tornando in auto dal lavoro, in sottofondo il CD di AL e penso a venerdì scorso: paure….emozioni……lacrime……sorrisi……sospiri…..silenzio…..pensieri…..profumi……colori……luci……suoni……….ritmo

Quanta gioia!, mi viene la” pelle d’oca”!  che belle sensazioni, emozioni, quanto amore lo sento ancora! Ho voglia di abbracciarvi tutti e con grande riconoscenza perché da allora in poi la mia vita non sarà più la stessa. Da lunedì Cristina, la “mamma dai capelli verdi”, si sta “sforzando di non sforzarsi”! A presto e grazie!

Cristina Fongaro – Arzignano (VI) 

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Ringrazio tutti dell’esperienza meravigliosa del corso A.L.
Ho portato a casa qualcosa da ognuno, sono piena di entusiasmo ma soprattutto sento una forza dentro e una volontà a voler sistemare delle cose irrisolte nella mia vita.

Ascoltare l’esperienza degli altri mi ha aiutato a vedere punti di vista diversi e sono riuscita in pochi giorni dopo il corsoa fare cose per me impensabili, a perdonare e a perdonarmi e questo mi fa veramente stare bene.
Grazie.

Milena Dal Medico – Monte di Malo (VI)

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Quel giorno mi sono alzato elettrizzato, proprio come quando da bambino sapevo che sarebbe stato il giorno della gita.
Qualche mese prima lessi la descrizione del corso di A.L. e tra le varie spiegazioni fui colpito dalla dicitura  “un viaggio verso l’isola che non c’è”
Durante il tragitto aumentava la curiosità, la tensione; salivo la montagna e mi chiedevo “cosa mi attenderà?”, continuavo a guardare quei paesaggi sconosciuti e rimanevo sempre più meravigliato da ciò che incontravo.
In realtà già avevo iniziato il corso, restituendo valore alle “piccole” cose come un paesaggio.
Poi sono arrivati i sorrisi: prima Nicoletta, poi Susanna, Alessia, Elirosa… tanti altri volti accoglienti ed infine Patrizia e Carlo.
Dopo le prime “regole” mi è venuta un po’ di preoccupazione, subito dopo però ho pensato “è sempre una scelta”: la mia è stata di fidarmi e lasciarmi andare; prendendo così le regole per quello che erano “dei consigli” e potendo a questo punto andare oltre.
Passo passo, parola dopo parola ho compreso che la scelta era quella giusta ed ho potuto riscoprire varie cose, vari passaggi che nel tempo avevo perso: il legame con le proprie radici viene trasformato da limite a ricchezza; le cose scontate riprendono il giusto valore e quel vero io inizia a fare la voce grossa fino a sfociare in una corsa!!
Una vocina dentro grida dicendo: “ma tu non puoi correre!”
La risposta è ancora più forte e fiera: “l’ho appena fatto!” e continua “se sei riuscito a fare questo puoi riuscire anche a mostrare il tuo vero seme: mostra il tuo grande dono di poter dare amore”.
Ora mi guardo e capisco che il passato è un tassello ed io sono qua come 20 anni fa, basta mettere in gioco ciò che ho sempre avuto dentro: i sogni tornano a bruciare dentro per vedere la luce della vita!
A poche settimane dal corso ecco che il ragazzo dai capelli verdi Nicola ha già fatto due passi molto importanti nella scala del proprio successo.
Dinamica è quotidianità ed i risultati del corso di A.L. non sono certo diversi, portando azioni reali e positive nella vita di ogni giorno: dare valore ai sentimenti più profondi e fare “pace” ringraziando le proprie “radici umane”.
Una lacrima scende: è l’emozione della gioia di due volti “alleggeriti” che possono ora avere la certezza di aver fatto “un buon lavoro”.
Forse criptico, forse confuso ma certamente pieno di gioia ed emozione di aver ritrovato il mio pensiero felice nell’amore.
Grazie ai compagni di viaggio che hanno condiviso un po’ di strada insieme a me.
“Amare per dare un senso alla vita” quale frase più appropriata?!

Nicola Cornforth – Bologna

 

 

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